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Author: kappazeta

“Ma come parli? La lingua italiana in giro per il mondo”: seconda puntata in onda venerdì 3 dicembre alle 19 su Radio Mir

“Ma come parli? La lingua italiana in giro per il mondo”: seconda puntata in onda venerdì 3 dicembre alle 19 su Radio Mir

Se la prima puntata di questa nuova trasmissione aveva avuto il compito di presentare il tema, aprendo ai tanti orizzonti possibili di approfondimento, con questo secondo episodio entriamo davvero nel vivo: come parliamo noi italiani che viviamo all’estero? Come si mescola la nostra lingua madre con quella del paese in cui abitiamo? Per questo appuntamento, siamo in zona germanofona, in particolare in Austria: tra modi di dire e traduzioni impossibili, tra italianizzazione di parole tedesche e attenzioni professionali, arriviamo anche…

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“Ma come parli? La lingua italiana in giro per il mondo”, giovedì 21 ottobre alle 17:30 su Radio Mir [aggiornato con link ai podcast]

“Ma come parli? La lingua italiana in giro per il mondo”, giovedì 21 ottobre alle 17:30 su Radio Mir [aggiornato con link ai podcast]

È davvero con grande gioia che scrivo queste righe: domani ritorno in radio! In occasione della settimana della lingua italiana, infatti, Radio Mir presenta il primo appuntamento con “Ma come parli? La lingua italiana in giro per il mondo”, in diretta alle 17:30. Un progetto a cui stiamo lavorando da qualche tempo e che ha come obiettivo raccontare la lingua italiana di oggi, in particolare come cambia quando entra in contatto con altre lingue, come si ingarbuglia, come si rimodella,…

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#Ciclorientro: appunti e foto da una settimana in sella tra Francia e Italia

#Ciclorientro: appunti e foto da una settimana in sella tra Francia e Italia

Come l’anno scorso – ma lungo un percorso quasi interamente diverso – sono tornato in Italia in bicicletta per qualche settimana d’estate. Come sempre scelgo le montagne e la solitudine per allentare tensioni e confrontarmi con salite, sudore e natura: cerco bellezza. E siccome su Mastodon leodurruti mi aveva chiesto di condividere qualche foto, alla fine ho creato una specie di diario quotidiano del mio viaggio in forma di toot, di cui quello che segue è un adattamento. Per chi…

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Ci hanno privatizzato anche il cervello, ma dobbiamo pensare oltre la catastrofe

Ci hanno privatizzato anche il cervello, ma dobbiamo pensare oltre la catastrofe

“(…) these are death-times and our side has to win.”Goodspeed You! Black Emperor, G_d’s Pee AT STATE’S END! Quello che segue è un tentativo – che avrei voluto più riuscito e più completo – di parlare di due libri che ritengo fondamentali per leggere la complessità del presente e delle sfide che porta (economiche, sociali, politiche, culturali, ambientali) grazie al lavoro chiaro e preciso di storicizzazione che gli autori hanno svolto. Preferisco pubblicarlo in questa forma, anche se forse non…

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“Personne ne sort les fusils”: hacker le langage pour devoiler le visage caché de la société

“Personne ne sort les fusils”: hacker le langage pour devoiler le visage caché de la société

Cet article a été publié sur le numéro 5 de Sphères, revue du laboratoire ICTT d’Avignon Université (dont je suis membre). Sandra Lucbert, Personne ne sort les fusils, Paris : Seuil, 2020 Sandra Lucbert nous dit – et ce n’est pas sans douleur – que la langue que nous parlons tous les jours est devenue un piège, une cage. Ou mieux : un outil de dissimulation, d’occultation du réel. Et que la langue littéraire peut nous aider à sortir de cet…

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Weaponizing copyright: police tactics, social media platforms and the shrinking freedom in post-democracies

Weaponizing copyright: police tactics, social media platforms and the shrinking freedom in post-democracies

A few days ago, on Mastodon, I stumbled upon a toot with a link to a Vice article that was about Beverly Hills police playing music on their phones during protests, seemingly in an effort to trigger copyright filters of social platforms. In this case, the goal they were likely aiming to was to have Instagram block the live stream of journalist and activist Sennett Devermont. What’s reported by Vice article is not the first episode of this kind of…

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“Language as a virus”: why we need a “lexicon for this pandemic”

“Language as a virus”: why we need a “lexicon for this pandemic”

(…) Language is the very condition of the possibility of naming justice.  It is the core of political existence. By the same token, language may be the very condition for concealing, masking, and imposing injustice. Language may itself become a form of tyranny, or the way to sanction a tyrannical political system at least. (…) A virus is a biological entity, but language itself can be infected by the virus of double speak, misinformation, and obfuscation. Language itself can become…

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WhatsApp sì, WhatsApp no: privacy, applicazioni e l’elefante nella stanza

WhatsApp sì, WhatsApp no: privacy, applicazioni e l’elefante nella stanza

La comunicazione di WhatsApp agli utenti sull’aggiornamento dei termini di servizio sembra aver generato (finalmente!) un dibattito allargato sulle condizioni della nostra vita digitale, sulle politiche dei Gafam (acronimo che sta per Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft) e sulla loro capacità predatoria, elemento portante del capitalismo della sorveglianza. Temi che, fino a poco fa, sembravano essere discussi solo da una ristretta cerchia di nerd, addetti ai lavori o attivisti per i diritti digitali, stanno diventando di pubblico dominio. C’è di…

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“Un virus est aussi une langue”

“Un virus est aussi une langue”

Une nouvelle époque commence lorsque le langage, qui est un être vivant, se reproduit en faisant naître des mots que nous n’avons jamais entendus ou prononcés auparavant. L’année 2020 est l’année où nous avons appris à dire, au milieu de n’importe quelle conversation, les mots « Wuhan », « pangolin », « ARN », « charge virale », « protéine Spike », « choc cytokinétique », « anosmie », « cas contact », « asymptomatique », « période d’incubation », « respirateur artificiel », « geste barrière », « télétravail »… 2020 est l’année où le mot « séropositif » a cessé d’être associé au Sida. 2020 est l’année…

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Il falso mito del merito e il rifiuto del fallimento: il linguaggio al cuore di una società divisa

Il falso mito del merito e il rifiuto del fallimento: il linguaggio al cuore di una società divisa

Questo articolo è apparso in origine sul numero #2 1010-2020 di Rizomatica. Un approccio linguistico-etimologico Competenze, scrive Boarelli in Contro l’ideologia del merito, è “una delle parole chiave del lessico costruito intorno al merito” (Boarelli 2019, pos. 218-219). Da dove nasce questo concetto? Lo stesso Boarelli ne ricostruisce l’origine e la diffusione, a partire dal libro bianco dell’Unione Europea Crescita, competitività, occupazione, presentato nel 1993 e tappa chiave di un percorso di adesione dell’UE a una visione neoliberale della società…

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